Succo di Albicocca
Una fragranza sconosciuta, dal sapore agrodolce_
Qualche volta, per sbaglio, può succedere che io mi ricordi di aggiornare il mio blog_
Mi ritrovo a riscoprire il piacere di scrivere quando dovrei studiare, e impegnare il mio buon tempo in qualcosa di più fruttuoso, per il mio futuro. Il futuro? Che buco nell'acqua.
Dalle memorie di una ragazza incredibilmente stropicciata e incasinata.
Si chiamava Elisa, non era bella, non era alta, ma era allegra, e anche terribilmente triste.
[ ...]
[L’unghia smaltata di rosso portava i segni di una vita masticata, e vomitata nel cesso. La stessa unghia apparteneva ad un piedino da principessa, che poggiava la pesantezza del suo essere su una sbarra da prigione. Grattando contro la grata metallica l’unghia si colorava di ruggine, quel lungo processo di corrosione del ferro, piangendo tristi lacrime di materia. Esalare un soffio d’aria calda era un’operazione difficile con un macigno di cemento premuto sul petto; il respiro mi si bloccava in gola, impedendo ogni naturale funzione biologica.
Qualche volta, per sbaglio, può succedere che io mi ricordi di aggiornare il mio blog_
Mi ritrovo a riscoprire il piacere di scrivere quando dovrei studiare, e impegnare il mio buon tempo in qualcosa di più fruttuoso, per il mio futuro. Il futuro? Che buco nell'acqua.
Dalle memorie di una ragazza incredibilmente stropicciata e incasinata.
Si chiamava Elisa, non era bella, non era alta, ma era allegra, e anche terribilmente triste.
[ ...]
[L’unghia smaltata di rosso portava i segni di una vita masticata, e vomitata nel cesso. La stessa unghia apparteneva ad un piedino da principessa, che poggiava la pesantezza del suo essere su una sbarra da prigione. Grattando contro la grata metallica l’unghia si colorava di ruggine, quel lungo processo di corrosione del ferro, piangendo tristi lacrime di materia. Esalare un soffio d’aria calda era un’operazione difficile con un macigno di cemento premuto sul petto; il respiro mi si bloccava in gola, impedendo ogni naturale funzione biologica.
Soffocare era la sola alternativa.]
[...]
[50 ml di succo di albicocca
gorgogliavano felici nel mio stomaco, regalandomi una stomachevole sensazione
di sazietà. Il cuore pompava sangue carico di zuccheri al mio cervello.
Pericolose sensazioni di consapevolezza invadevano il mio sistema nervoso. La
consapevolezza di vivere sottomessa alle inflessibili regole di una dipendenza.
Una dipendenza che mi avrebbe di certo uccisa.
Il miscuglio omogeneo si faceva largo nel mio organismo, inglobando i miei globuli rossi, i bianchi, e anche le piastrine. L’intero sistema immunitario era stato soppresso da una soluzione zuccherina, grumosa, melmosa come il fango, accompagnata da migliaia di molecole di saccarosio.]
Il miscuglio omogeneo si faceva largo nel mio organismo, inglobando i miei globuli rossi, i bianchi, e anche le piastrine. L’intero sistema immunitario era stato soppresso da una soluzione zuccherina, grumosa, melmosa come il fango, accompagnata da migliaia di molecole di saccarosio.]
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