mercoledì 18 marzo 2015

_La Mia Battaglia Contro I Mulini A Vento_

 
Rivolgo La Mia Scrittura Alle Persone Che Mi Stanno Accanto, Che Mi Stimolano, Giorno Dopo Giorno, E Mi Ricordano La Mia Terribile Voglia Di Vivere, Crescere, Imparare.
Perché Non Smetterò Mai Di Rinnovare Me Stessa.
Coloriamoci Di Blu.
_Il Colore Dell'Intelligenza_
 
 
Noi, figli della società contemporanea, siamo cresciuti chini sui libri di scuola, a studiare il passato. Conoscere se non si può comprendere, per evitare di ripetere. Ignara, l’odierna società consumistica, che la storia si ripete continuamente, e che l’uomo, nella sua straordinaria intelligenza, la lezione non la impara mai.
Ho trascorso gli anni più belli della mia vita seduta sui banchi di scuola, ad immagazzinare nella mia memoria storie terribili, date importanti, fatti indelebili, marchiati nei libri scolastici.
Ho trascorso gli anni più belli della mia vita a studiare Omero, il grande vate, immaginando la sua cecità, desiderando ardentemente la sua infinita immaginazione.
Studiavo l’Iliade, sul libro di scuola, e mi perdevo immedesimandomi in Elena di Troia, incarnando la sua bellezza, il suo talento, la sua seducente femminilità. Vivevo in prima persona l’estrema guerra decennale, una battaglia logorante, distruttiva, che si risolve in grandiosi duelli fra nobili, in mirabili imprese di singoli eroi, con l’intervento diretto delle divinità, schierate a loro volta in opposte fazioni.
Ho Trascorso gli anni più belli della mia vita ad invidiare una donna fantasma, la bella Elena, invidiavo l’immagine che mi ero fantasiosamente costruita di essa, e il suo straordinario ed invincibile potere seduttivo.
Ho trascorso gli anni più belli della mia vita ad elemosinare qualche briciola d’amore, nel tentativo disperato di essere accettata, e amata.
Ho trascorso gli anni più belli della mia vita a costruirmi castelli immaginari, diretti derivati dalla mia incredibile fantasia, dalla mia voglia di amare, di crescere, e di rinnovarmi continuamente, giorno dopo giorno.
Ho passato le mie giornate ad ignorare il vero significato della vita, e ad ignorare che nell’Iliade tutti i re e i principi, si battono per la propria gloria personale; non per la patria, ne tanto meno per Elena.
L’Iliade altro non è che una festa crudele di guerrieri, che sfidano la morte ad ogni istante, solo ed esclusivamente per alimentare il loro gigantesco ego.
La bella Elena che tanto invidiavo, altro non era che un grazioso soprammobile.
Ho trascorso anni ad immaginarmi una vita parallela, dove avrei potuto sfruttare le immense qualità della bella Elena di Troia, e conquistare la felicità con la mia bellezza, seducendo il mondo intero attraverso la mia determinazione, e la voglia di vincere.
Ho subito una metamorfosi lunga e dolorosa, ritrovandomi nel giro di tre anni appena, ad indossare i panni di Don Chisciotte. Analogamente all’uomo di mezza età, protagonista indiscusso del libro “Don Chisciotte Della Mancia”, di Miguel de Cervantes, spendevo le mie preziose ore ad annoiarmi della quotidianità a cui ero costretta, a causa dell’estrema banalità del genere umano.
Disgustata da questo mondo che mi circonda decido di combattere una guerra personale, una battaglia rovinosa, uno spargimento di sangue continuo, per combattere ciò che ritenevo violento ed ingiusto.
Ho vestito i panni del valoroso Achille, armandomi di solitudine, spietato giudizio, rabbia e cattiveria verso il nemico, e anche verso me stessa. Entrai nel vortice della morte, condizionata continuamente dai media, e dalla corruzione sociale.
I mulini a vento simboleggiano il nemico, tanto temuto ma anche desiderato da me stessa. Altro non sono che demoni deformati, enormi giganti dalle smisurate braccia, e occhi taglienti come lame affilate.
Pur essendo cosciente della superiorità della loro infinita forza, immolo il mio inutile essere, scontrandomi contro il demone, nel disperato tentativo di difendere i miei ideali di giustizia.
E anche se perdo una battaglia, vincerò la mia guerra.
Perché il male non può vincere per sempre.
 
 

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