Bentornati alle verità notturne di Elisa Bellino.
In realtà questa sera mi trovo un pochino perplessa, un po’
sconcertata, potrei anche avere un’espressione da punto interrogativo dipinta
sul volto.
Queste sono le prime sensazioni che mi viene da condividere
subito con voi, riguardo ai postumi del film che ho giusto finito di vedere.
“Fuori orario”, ma ci starebbe anche magnificamente “Fuori senso” come titolo
opzionale della pellicola.
Avete voglia di guardarvi un film non impegnativo,
tranquillo, che vi faccia dormire tranquilli la notte? Allora la scelta è
giusta.
Surrealismo, non senso, arte, cultura gli ingredienti
frullati insieme a comporre questa pellicola cinematografica, condita da un
poco di peperoncino e quel tocco di burlesque che non guasta.
La trama non esiste, la storia non esiste, è un succedersi
di eventi assurdi, uno dietro l’altro, che vedono come protagonista un classico
uomo medio. Si, uno di quei classici uomini che nella vita non fanno mai niente
di sbagliato, nulla di avventato, che preferiscono non correre rischi, andare
sul sicuro. Un classico uomo medio che nella sua vita non fa proprio niente di
niente. Quindi, una sera, pensa che dare un po’ di pepe alla sua monotona
esistenza di programmatore informatico non possa che fargli bene, cosa potrà
mai accadere a Tom, uomo medio, nella
norma proprio, di quelli che non noti per strada, di quelli che non fanno
sentire la loro presenza. Non può accadergli nulla.
O forse si. In fondo delle volte è sufficiente trovarsi nel
posto sbagliato al momento sbagliato; e forse dare confidenza alle persone
sbagliate. Forse è sufficiente una piccola disattenzione, un piccolo strappo
alla regola, e anche la vita più noiosa e banale del mondo si trasforma
improvvisamente in un incubo.
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