venerdì 14 novembre 2014

Fantascienza A Meeee..?!

"Quando vengo a trovarti andiamo al cinema".
Non era una domanda, era un'affermazione, un dato di fatto al quale io non potevo certo oppormi. Non sia mai.
Mi è successo, così, in maniera proprio poco casuale, di ritrovarmi in un multisala decisamente enorme, grande almeno quanto Robilante (il mio tanto caro e amato paesino di 2000 abitanti), spaesata, e incantata da divanetti vintage, di un fucsia sgargiante, e quadri di una Marilyn molto alla Andy Warrol. Nessuno è perfetto.
La mia unica colpa è quella di avere un fidanzato cinefilo, che conosce ogni film in circolazione, sa tutto su tutto, e saprebbe educare al "buon film" persino un bradipo.
Quindi mi è toccato un film di fantascienza; ero molto ma molto scettica all'inizio, io non sono affatto da fantascienza, non mi piacciono gli astronauti, non amo le galassie, i viaggi interspaziali, gli slittamenti temporali, la forza di gravità, il primo cane sulla luna... Tutto questo a me non è proprio mai interessato. Sono ignorante? Può anche darsi, ma la fantascienza proprio non fa per me.
"Interstellar" ragazzi, vi parlo proprio di questo film, uscito da poco, pochissimo, e il fatto che la data coincidesse con il giorno del mio compleanno poteva già essere una garanzia.
Penso che ci fossero grandi idee di fondo per la realizzazione di questo film, grandi idee mischiate a formule matematiche, fisiche, scientifiche, tutto assemblato e accostato al lato umano, che mai viene perso o sovrastato da quello "macchinoso fantascientifico". La pellicola è di fatto costantemente ritmata dalla paura, dall'angoscia di una grande perdita, la perdita della propria terra, della propria famiglia, dei propri figli. Ed è proprio sulla figlia di Cooper che il regista attira la nostra attenzione, questa bambina dai capelli rossicci, troppo curiosa, troppo rompipalle, troppo poco giudiziosa, per rimanere nell'ombra; capiamo fin dall'inizio che Lei e solo Lei diventerà qualcuno, svelerà qualche grande mistero, sarà il genio incompreso del momento, salverà il mondo e quant'altro. Ecco, per certi versi, era fin troppo chiara la trama.
Ma più si avvicina la fine più sei rapito dal film, pendi dalle labbra di uno schermo gigantesco, insomma, vuoi sapere come va a finire. E i bambini stupidi iniziano ad agitarsi sulla poltroncina del cinema, perché sono assetati di curiosità infantile, vogliono sapere che succede, iniziano a tartassare il povero papà con domande continue "Papà, papà, ma perché fa così? Cosa vuol dire questo? E perché ora va li? Ma noooooo... Non deve fare questo!" E specifichiamo che in sala di bambini non ce n'erano, o forse uno, ma molto silenzioso, ma io mi identifico in questa categoria, sono la bambina peggiore di tutte.
Il film è realizzato sulla base di idee geniali, come ho già detto, ma a mio avviso un po' troppo confusionarie. Troppe formule matematiche, troppa confusione offuscano la comprensione totale della pellicola, e a meno che tu non abbia passato la vita a studiare fisica (e questo è il caso del mio fidanzato), è possibile che ti ritrovi un poco con la bocca asciutta alla fine del film. Tutto è possibile, e anche se alcuni dettagli ammetto di essermeli fatta spiegare a postumi, posso ritenermi soddisfatta delle mie due ore di cinema.
Ora, se volete spararvi un po' di complicazione per spremervi per bene le meningi, questo film fa sicuramente per voi, chissà, magari vi migliora la giornata!
Kiss Kiss,
Gossip Girl.    [Ora la finisco ufficialmente con le stronzate, giuro!]

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