mercoledì 6 maggio 2015

Un Cielo Colorato di Cemento_

 
Imparare ad incanalare Un'Energia Vulcanica nella Giusta Direzione_
Colorando i Sentieri della mia Anima, con le Gocce di un Inchiostro Indelebile_
Siamo Davvero Così Sicuri delle Cose di Cui Siamo Certi?
Insinuare Dubbi nelle Certezze,
per Sbattere in Faccia Una Realtà
che perde Acqua da Tutte le Parti_
Work In Progress_
Mi fermo sul più Bello per Concedermi il Tempo di Godermelo_
E perché sono Una Rimanda Piaceri_




[Non ti svelerò il finale di una storia, alla quale manca principalmente un inizio.
Si parla di empatia, un sentimento leggero, che ti stringe la gola, e ti accompagna, durante il lungo tragitto sotterraneo, e soffocante di una metro.
Quei 102 passi, che mi separavano dal calore del mio nido.

La routine di un viaggio in metro, dove il tuo fiato raffredda il mio esile collo, singhiozzando “ti amo”.
Mi ami anche quando la tua lingua sfiora leggermente la mia cute, senza penetrarmi mai nel profondo.

Un colpo di vento, provocato dall’arresto della metro, a quell’ultima fermata, che mi separava dal calore di casa. La mia gonna si solleva, avvicinando prepotentemente il mio pube alle tue fauci affamate.
Il mio volto pulito, da ragazza per bene, si squarcia in un doloroso sorriso, nel momento in cui viene colpito e atterrato da un missile, che lacera le mie membra, per fare capolino dalle mie esili labbra ansanti.

Il tuo amore non profuma di me, quando mi penetri con forza.
I tuoi occhi non riflettono i miei, quando singhiozzi “ti amo”, al ritmo di quel tuo spasmo respiratorio, accompagnato normalmente da un flebile suono.
Ultimo arresto della metro. 102 passi mi separano dal calore del mio nido.

Il tuo liquido caldo fluisce nelle mie cavità interne, provocando un leggero brontolio orgasmico, che dalle viscere risale fino alla regione cardiaca. L’intrusione di quella sostanza fluida, disciolta al calore di una violenza, era da sempre il tuo modo di siglare un contratto di appartenenza. La firma di un atto notarile. La chiusura di un rapporto, durato il tempo di uno spasmo respiratorio.
Mi allontano dalla tua anima affamata, strascicando i piedi, stretti in quelle calzature importanti, lungo un cielo colorato di cemento.]



_Dal VangeloSecondoElisa_
_Il TerrorismoPsicologico di UnaMetro_
_Versetto2_
ToBeContinued_
 


1 commento:

  1. Il tuo liquido caldo fluisce nelle mie cavità interne, provocando un leggero brontolio orgasmico, che dalle viscere risale fino alla regione cardiaca. L’intrusione di quella sostanza fluida, disciolta al calore di una violenza, era da sempre il tuo modo di siglare un contratto di appartenenza. La firma di un atto notarile. La chiusura di un rapporto, durato il tempo di uno spasmo respiratorio.

    Potente!

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