venerdì 19 febbraio 2016

Tratta degli esseri umani e sfruttamento sessuale, due realtà ancora troppo reali


http://ultimavoce2015.altervista.org/5913-2/  Articolo pubblicato su Ultima Voce


Non posso permettere al flusso dei miei pensieri di segnare questa carta opaca. Non posso farlo perchè è doloroso, sconveniente, e anche molto sporco.
Ma a me interessa parlarvi di quello sporco. Voglio andare sotto ai vostri letti, nelle vostre case, una ad una, ad alzare un po’ di polvere dal pavimento. Voglio analizzare gli acari della polvere, uno ad uno, e dare luce anche a quei piccoli granelli di cellule morte.
Voglio parlarvi di sfruttamento, voglio parlarvi di tratta, così, semplicemente, mentre sorseggio una birra, in una serata qualunque.
Perchè in questo mondo che straborda di giornate celebrative per qualunque cosa, l’8 Febbraio si è celebrata la giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale.
E ho deciso che non m’interessa se può essere definito un argomento obsoleto, “vecchio”, se può far storcere il naso alla gente, tediarla, o lasciarla indifferente.
Voglio parlare di questo perchè ho deciso che io non voglio ignorare.
La parola schiavitù riporta alla mente i libri di storia, quando si studiavano le rivolte degli schiavi, o le navi dei trafficanti del 1500 che si portavano dietro file interminabili di uomini in catene.

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Ma la schiavitù non appartiene al passato; il fenomeno dello sfruttamento dell’essere umano non riguarda solo il secolo scorso, ma persiste ai giorni nostri, trascinandosi dietro di se un bel po’ di sporcizia. Certo, il fenomeno è cambiato notevolmente, ha assunto un volto più moderno, e un costo decisamente differente; gli schiavi d’oggi hanno un bassissimo costo d’acquisto, sono un po’ dei giocattolini usa e getta, perchè questo “nuovo ma non troppo” mercato è alimentato dalla fortissima necessità di emigrare, o di migliorare la propria condizione di vita. In questo modo gli sfruttatori “usano” queste persone finchè sono giovani, belli e forti, e poi li abbandonano, alla continua ricerca di merce fresca.
Perchè questo dovrebbe interessarci?
Perchè i Paesi stanno chiudendo le frontiere ai migranti, uno dopo l’altro, sbattendo le persiane in faccia al diverso, dimenticandosi di quella che era un’ Unione Europea. E intanto le ragazze nigeriane continuano ad invadere i nostri marciapiedi, mentre gli adolescenti egiziani sono tra i più esposti allo sfruttamento lavorativo.
Premetto che le mie convenzioni in tema di morale sessuale sono molto larghe; ho una mentalità piuttosto aperta, e non mi crea alcun problema il fatto che qualcuno decida di sua spontanea volontà, senza essere costretto dalle circostanze della vita, di prostituirsi.
Ma quante sono realmente le persone che decidono deliberatamente di vendere il proprio corpo?
Mi verrebbe da dire una percentuale infinitesima, tra tutte quelle ragazze che vediamo affollare i marciapiedi delle periferie delle nostre città.
Si parla di disumanità. Perchè la tratta degli esseri umani è una delle peggiori schiavitù del XXI secolo, anche se la cosa appare talmente inaudita da sembrarci incredibile.
Riguarda il mondo intero, nessuno escluso. Riguarda me, esattamente come riguarda te.

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Per ciò che concerne il drammatico problema dello sfruttamento sessuale dei minori è sufficiente dare un rapido sguardo in portali come “Unicef”, “Amnesty International”, per accertare aspetti piuttosto agghiaccianti che caratterizzano questo triste fenomeno. Milioni di bambini in tutto il mondo sono sfruttati per il sesso a pagamento. Comprati, venduti, fatti oggetto di commercio all’interno e all’esterno dei confini nazionali, gettati come merce avariata in situazioni orribili, quali matrimoni forzati, prostituzione e pornografia infantile.
Il commercio sessuale è un’industria da milioni di dollari.
E chi non sbaverebbe dietro a tutti questi bei verdoni?
Se c’è qualcosa al mondo attorno alla quale viene accuratamente mantenuto un cordone di mistero e di depistaggio globale, ebbene si, quella è la realtà del denaro.

Povertà e sfruttamento, perchè sono ancora sempre i signori della guerra a muovere le pedine di questa grande scacchiera.
In occasione degli arrivi dei migranti vi sono fitte reti invisibili, legami indissolubili, silenziosi e velenosi, che vedono come protagonista ancora una “madame”, e un monitoraggio di giovani ragazze nigeriane. Queste vengono reclutate nel Paese di origine con la promessa di un lavoro in Europa, in cambio di un pagamento di un’ingente somma di denaro; il tutto sigillato da riti tribali, che fanno le veci ad un contratto di appartenenza, marchiato con il sangue.
Niente di nuovo, vi starete dicendo.

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Ed è proprio così, non è niente di nuovo. Perchè io stessa trattavo il problema della tratta nigeriana già almeno un lustro di anni fa, spiegando un fenomeno che faticava ad eclissarsi.
Allora perché tutto questo silenzio?
Si sfruttano donne, bambini, civiltà, culture, religioni, credenze. La dignità dell’essere umano viene completamente ridicolizzata, insanguinata, masticata e rigettata, come se l’uomo non fosse altro che un escremento di vita. E intanto le ragazze, spesso minorenni, già si trovano su di un gommone, pronte ad affrontare quel viaggio della spaeranza, che di speranza, purtroppo, ne ha ben poca.
Oggi volevo parlarvi di sfruttamento, volevo parlarvi di tratta; così, semplicemente, mentre sorseggio una birra. Perchè in questi giorni, dove non si sente altro che Unioni Civili, sterili polemiche riguardo a decisioni che non verranno mai prese; una realtà disarmante continua ad esistere, anche se la gente non la vede.

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