martedì 22 settembre 2015

Inside Out. Dalla Pixar arriva il nuovo film d'animazione che viaggia nella mente umana

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L’ultimo film della Pixar, Inside Out, è uscito il 16 settembre in tutti i cinema italiani.

“Inside Out” è l’ultimo film d’animazione del 2015, realizzato dai Pixar animation Studios, e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Il 15esimo capolavoro in vent’anni di storia della casa cinematografica: il primo fu proprio “Toy Story” nel 1995.

Il regista del film è Pete Doctor, insieme al co regista Romy del Carmen, noto anche per aver diretto fra gli altri il sopra citato “Toy story”, e “Monster e Co.”.
 

 La storia ha come protagonista Riley, una bambina di 11 anni, che vive una vita felice, divisa tra amicizie e due genitori adorabili; e cresce accompagnata dalle sue emozioni che, organizzate in un attrezzatissimo quartier generale, la consigliano, la incoraggiano, la contengono, la spazientiscono, la intristiscono, la infastidiscono.

Gioia, tristezza, paura, rabbia, disgusto, vivono nella torre di comando della mente della ragazzina, e si occupano di gestire le piccole preoccupazioni quotidiane di Riley.

L’improvviso trasferimento della famiglia, dal Minnesota a San Francisco, le creerà degli scompensi emotivi, che dovrà superare confrontandosi con il primo difficile momento della sua giovane vita, che coincide nell’avvento dell’adolescenza.

“Inside Out” non è solo ben scritto, ma anche divertente, malinconico, e molto acuto.

L’intera vicenda si sviluppa nel cartone animato attraverso un tono mite, che lascia trapelare, sotto un’apparenze dolce e gentile, una certa severità e cinica ironia, senza prendere troppo spazio alla poesia e alla malinconia, che caratterizzano la proiezione.

Il film, di fatto, è quasi interamente popolato da concetti astratti, che agiscono in uno spazio non fisico. Le voci, e la forma delle emozioni, sono sia completamente nuove, sia immediatamente riconoscibili.

Nella rappresentazione troviamo un corpo centrale, in cui risiedono le emozioni primarie, che hanno il compito di analizzare i ricordi della protagonista, e di selezionare quelli più importanti per la sua crescita, e una serie di isole volte a rappresentare le strutture portanti, che racchiudono attitudini, valori e affetti importanti, che definiscono la personalità dell’individuo, e una lunga sequenza di luoghi bizzarri, dove regnano sogno, immaginazione e oblio.
 

L’originalità di “Inside Out” sta nella tecnica narrativa, usata per gran parte del film. Attraverso episodi rocamboleschi e divertenti, l’intera pellicola cinematografica ci trasporta nel mondo più affascinante che possa esistere al mondo: la mente umana. A raccontarlo non sono solo gli avvenimenti, che si susseguono, ma la stessa fragile struttura, su cui è costruita la mente di Riley. Importanti sono le scelte grafiche sapientemente utilizzate dal regista, per rappresentare una struttura tanto complessa quanto oscura, e scarsamente conosciuta, che è appunto il cervello dell’uomo.

Il ruolo essenziale della memoria nella vita di tutti noi, ci appare rappresentato in maniera magistrale attraverso le scelte grafiche; il regista rende tangibili le realtà più astratte, e porta in scena una serie di soluzioni originali, a cui accosta un utilizzo intelligente dei colori, accesi e dai forti contrasti nella mente, stinti nel mondo reale.

Giunti a questo punto, è doveroso rispondere ad una domanda che sorge istintiva e spontanea: “Inside Out” è un film d’animazione dedicato esclusivamente ad un pubblico infantile?

Assolutamente no.

“L’equilibrio che ci tutela dall’apatia e dalla depressione è frutto di un lungo cammino, e si raggiunge solo con il tempo, dopo aver accettato il fatto che la vita ci riservi anche esperienze dolorose e disagianti”.

Questo sembra voler trasmettere il regista Pete Doctor ad un pubblico adulto.

L’esempio di Riley ci invita a riflettere sull’importanza che assume l’emozione della tristezza nella vita quotidiana, e di quanto questa sia fondamentale, e non marginale, al fine di creare dei ricordi positivi, e soprattutto funzionali per la nostra crescita interiore. Solo attraverso la tristezza, un momento di sconforto, e il pianto, riusciamo a cogliere quanto di più bello ci offre la vita. Dunque lunga vita alla preziosa collaborazione tra Joy, la fatina brillante, luminosa ed evanescente sempre allegra e danzante, e Sadness, la donnina in blu, sempre fiacca ed insicura.

E che dire di “Lava”, il cortometraggio che precede, e accompagna il film d’animazione “Inside Out”?

E’ la storia di un amore impossibile tra due vulcani, Uku e Lele. Una storia sicuramente triste, dalla quale traspaiono emozioni delicate, attraverso sonorità hawaiane ed un arrangiamento misurato e semplice. Lava introduce e racconta la sofferta storia d'amore, con delle pennellate cinematografiche che descrivono il mondo di Uku e Lele con delicatezza e grazia. Il cielo, il mare, uccelli, pesci ed altri animali, nuvole e ovviamente la calda lava che arde all'interno di Uku.
 

Voi vi ricordate cosa sognavate quando eravate bambini? E le vostre paure, che hanno accompagnato la vostra intera infanzia, i vostri incubi? Beh, forse è arrivato il momento di tornare indietro nel tempo, guardare lo schermo, e riconoscere, in quella bambina undicenne dai capelli biondi, un po’ di noi stessi.

 

1 commento:

  1. http://www.milanofree.it/201509216521/milano/cinema/inside_out._dalla_pixar_arriva_il_nuovo_film_d_animazione_che_viaggia_nella_mente_umana.html

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